Gli ultimi giorni prima di partorire sono i più strani e anche i più difficili.
Come ingannare questa attesa snervante? Qui in casa è tutto pronto: ho cucinato e riempito il freezer di cibi pronti per il post partum, allestito la cameretta e lavato tutte le cosine della bimba.
Continuo a camminare almeno un’ora al giorno, a fare bagni rilassanti e a leggere libri e riviste a tema anche se so che quando sarò in ospedale mi serviranno a poco.
Parenti e amici chiamano ogni giorno per sapere come mi sento e se ci sono novità mentre io vorrei solo addormentarmi e risvegliarmi con la mia bambina in braccio, a parto concluso.
La mente fa strani scherzi, di notte sogno sempre il travaglio, il parto o imprevisti di tutti i tipi e alterno momenti in cui penso con terrore all’ospedale ad altri in cui vorrei partorire anche oggi, se possibile.
Ma anche questi giorni così difficili – si dorme poco e male e inizia a farti male tutto, sei sempre nervosa e irascibile anche col povero malcapitato marito che cerca di adoperarsi in tutti i modi per farmi stare meglio – sono certa che mi serviranno a temprare la mia finora proverbiale scarsa pazienza. La vedo come una sorta di training, di preparazione a quello che mi aspetterà.
Che dirvi ancora, se avrò genio e voglia vi scriverò ancora, altrimenti ci risentiamo con molta calma direttamente dopo il parto: pensatemi, scrivetemi e incrociate tutto per me!
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