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E’ passato un mese dall’ultima volta che ho scritto e la mia vita… è un’altra vita. Il 12 gennaio alle 16,47 è nata mia figlia Gemma e da quel giorno io vivo in un sogno.
Ho avuto bisogno di tempo per tornare qui a raccontare quello che mi sta succedendo. Per la prima volta, a me, che sono una giornalista e non ho mai avuto problemi a scrivere di qualunque argomento, sono mancate le parole.

Oggi che è passato quasi un mese ho finalmente realizzato che tutto questo sta succedendo a me e che questa meravigliosa bambina è davvero entrata nella mia vita. La prima parola che mi viene in mente è GRAZIE a Dio che mi ha donato il privilegio di essere madre di una creatura così perfetta.

La seconda cosa che ho pensato subito è perché non mi sono decisa prima a mettere al mondo un bambino: la vita di prima al confronto di quella di ora davvero mi sembra vuota e senza senso. E’ come se tutto all’improvviso avesse acquistato un significato, come se scoprissi la vita per la prima volta.

E’ tutto nuovo, tutto più bello e più magico. Non ci sono sacrifici che non valgano il benessere della mia Gemma preziosa ed anche se le ore di sonno poche e il tempo per se stessi è veramente poco non m’importa, perché niente vale come la gioia di potersi prendere cura di un piccolo esserino che chiede solo di stare a stretto contatto con i propri genitori.

Vorrei poi raccontarvi brevemente del mio parto che, ovviamente, è stato tutto il contrario di quello che mi ero immaginata. Non ci sono state né lunghe attese dopo la fine del tempo stabilito, né contrazioni, né rottura delle acque, né corse in ospedale.

Quattro giorni prima della fine del tempo, durante una visita in ospedale la mia ginecologa ha visto che mi era rimasto poco liquido amniotico e così ha deciso di indurmi il parto. Ma dopo 4 ore, non appena sono iniziate le contrazioni di pre-travaglio, il battito della mia piccola ha iniziato a calare e così è stato necessario fare un parto cesareo. Nonostante il mio terrore per la sala operatoria, è stato tutto rapido e indolore e nel giro di 15 minuti la mia Gemma è venuta fuori, perfetta, serena, senza un segno di minima sofferenza.

Devo spezzare una lancia a favore dell’ospedale di Careggi: ammetto che ero prevenuta perché ne avevo sentite di tutti i colori. Invece ho trovato un reparto nuovissimo, quasi da albergo, ma soprattutto medici, ostetriche e infermieri gentili e preparati. Consiglio a tutti, quindi, nella eventuale scelta dell’ospedale, di optare per Careggi, secondo me il migliore a Firenze.

Anche il mio post parto del cesareo – anche qui avevo sentito racconti terrificanti, non fidatevi! – è andato liscio: dopo una settimana stavo bene, ho tolto i punti ed ora che è passato un mese quasi non sento già più la ferita.

Ora sento che la mia piccola si sta svegliando e mi reclama per la poppata quindi vi saluto: ci sentiamo presto per la seconda puntata di questa nuova meravigliosa esperienza.

Silvia Mastrorilli
(Pagina Facebook www.facebook.com/pages/Mamme-in-blog Twitter Silvia80Silvia)



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