Come sopravvivere al lungo inverno con una duenne scalpitante che non sta un attimo ferma? Ancora troppo piccola per il cinema, il teatro e per quasi tutte le fantastiche attività che organizzano a Firenze: ce ne sono tante, laboratori, workshop, corsi, letture, ma tutte dai 3 anni in su.
Una cosa che però Gemma ha sempre adorato, fin da piccolissima, è l’acqua! E allora via con la piscina, alla ricerca dei corsi di acquaticità, non più quelli per neonati – che abbiamo già fatto a 4 mesi – ma nemmeno dei corsi veri e propri che fanno dai 3 anni in su.
Il nostro itinerario acquatico è iniziato con l’Hidron, una domenica mattina di dicembre. La struttura è grande quindi, anche se è presa d’assalto dalle famiglie con bambini di tutte le età, c’è spazio per tutti. Noi siamo andati di domenica mattina, sicuramente meglio della domenica pomeriggio.
I bimbi di due anni non pagano anche se i genitori, per due ore di ingresso, spendono 9 euro a testa. Perciò, con 18 euro abbiamo passato lì una mezza mattinata. L’acqua è calda e Gemma si è divertita un sacco a sperimentare il vortice, le cascate e l’idromassaggio. L’acqua non è subito alta ma ha punti di entrata anche bassi, perfetti per bimbi piccoli.
C’è anche un piccolo scivolo nell’acqua riservato a famiglie con bambini piccoli, ideale per starsene tranquilli e lontani dai bimbi più grandi che imperversano.
Unica pecca gli spogliatoi: molto grandi e dispersivi, non comodissimi per fare la doccia a un bimbo piccolo, anche se dotati di fasciatoi. Non c’è lo spogliatoio a parte per famiglie, come esiste invece alla Virgin o alla Tropos.
Una volta usciti c’è subito un bel bar dove far rifocillare il piccolo e improvvisare un pranzo per i genitori (12 euro a testa con un bel buffet).
La seconda tappa è stata la Tropos, lo scorso weekend. Approfittando dell’Open Day, la domenica passata abbiamo provato il loro corso di acquaticità per due e treenni, con genitore in vasca e insegnante, che fanno il sabato mattina. Voto veramente alto: tutto è studiato per far divertire i bambini nel massimo confort e per mettere a proprio agio i genitori, in tutti i modi possibili. La piscina è molto calda e provvista di mille giochini in acqua che hanno fatto impazzire Gemma: scivolo, cuscinoni, ponti, palle, giochi morbidosi, moto di gomma da cavalcare in acqua: c’è veramente di tutto. L’insegnante segue il bambino in acqua (noi eravamo in tre, tre bimbi e tre genitori) proponendo dei giochi che i bambini possono fare con loro o con il genitore che va in acqua con figlio.
La lezione dura meno di un’ora, poi viene il bello per i genitori: negli spogliatoi dedicati ai bambini, uno per le mamme e uno per i babbi, c’è una tata che è una vera manna dal cielo. Infatti non è semplicissimo fare la doccia al bimbo e asciugarlo velocemente quando anche tu – mamma o babbo – devi lavarti e asciugarti. Ma ecco che la tata pensa a tutto: ti aiuta, ti porge un asciugamano caldo, ti procura il phon, intrattiene il bambino con giochini e pelouches e ti mette a posto tutte le cose bagnate. Davvero una piscina family friendly, che propone abbonamenti quadrimestrali a 200 euro per il corso del sabato mattina.
Quando invece Gemma era piccola per qualche mese abbiamo frequentato la Blue Clinic di Bagno a Ripoli dove un’ostetrica tiene corsi di baby acquaticità (da 4 a 18 mesi) il giovedì pomeriggio o il sabato mattina. Anche lì ci siamo trovati bene: posto molto curato, quasi ovattato, con acqua calda e spogliatoi proprio adiacenti alla piscina dotati di fasciatoi. Il vantaggio della Blue Clinic è che si possono acquistare anche solo 5 ingressi – difficile pensare ad una frequenza costante quando i bambini sono così piccoli – da consumare con calma.
Naturalmente la nostra è una classifica parziale, prossimamente proveremo la Virgin – dove so che la domenica mattina fanno un corso di acquaticità da 6 mesi a 3 anni con un abbonamento mensile, anche se non si è soci – e la Costolina, dove il corso per i duenni è il sabato pomeriggio. Seguiteci nel nostro viaggio alla scoperta delle piscine migliori per bambini piccoli.
Silvia Mastrorilli (Firenze, 28 gennaio 2015)
@Silvia80Silvia