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Perché due (figli) è meglio di uno: qui inizia la storia dei fratelli Gemma e Duccio

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Famiglia

Sono passati tre mesi da quando è nato Duccio e già mi sembra lontano quel 23 dicembre, quando, mentre Gemma era a casa coi nonni a prepararsi a scartare i suoi regali di Natale, io ero in sala parto in attesa del cesareo.

fratelli
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Il post parto è stato difficile, con Duccio con la mascherina dell’ossigeno in terapia intensiva, mentre io mi sentivo male con i postumi dell’anestesia. E poi la permanenza in ospedale più lunga del previsto, l’ittero id Duccio che non calava e la mia montata lattea che non decollava.

Ma è passato. Oggi mi godo il mio bambino e la calma apparente che, dopo i primi mesi di assestamento, pervade la mia famiglia in questi giorni.

Gemma è bravissima: so che un po’ di gelosia c’è stata e ci sarà ma, in queste settimane, è la sorella che tutti vorrebbero. Si rivolge a Duccio con una tenera delicatezza, lo abbraccia e dice “Duccio, ti voglio tanto bene”, “Mamma, mi sa che io Duccio me lo sposo”. E poi mangia, dorme la notte e non ha più le crisi di bizze che ha avuto i primi due mesi.

Duccio è un neonato spettacolare, dorme di notte anche 5 ore nella sua culla, poppa e piange poco. Sorride molto, ha iniziato a guardarci negli occhi e a emettere tanti suoni. E quando piange o è stanco basta portarlo sul fasciatoio, comincia a guardare in su – dove campeggia una bella foto di sua sorella – e si calma subito, cominciando a ridere.

So che non durerà, che verranno giorni più faticosi e Gemma e Duccio inizieranno a litigare o ad essere gelosi l’una dell’altro. Ma ora iniziano davvero a piacersi e a volersi bene ed io voglio godermi questo meraviglioso momento. Ora sono davvero convinta che regalare ad ognuno di loro un fratello è la scelta migliore che potessimo fare io e mio marito.

Silvia Mastrorilli (Firenze, 2 aprile 2017)
@Silvia80Silvia

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